Recensione: Delirio

Recensione Recensione: Delirio - Locandina
La Serie Quando sua moglie Agustina sprofonda nel delirio, un professore scava nell'oscuro passato della donna per ricostruire la sua storia e scoprire la causa della follia. Nell'era dell'immersività seriale, dove lo storytelling si fa labirinto ...

La Serie

Quando sua moglie Agustina sprofonda nel delirio, un professore scava nell'oscuro passato della donna per ricostruire la sua storia e scoprire la causa della follia.

Nell'era dell'immersività seriale, dove lo storytelling si fa labirinto intricato e psicologicamente avvincente, emerge "Delirio", una produzione che indaga sui confini precari fra normalità e follia. Una discesa negli inferi personali di una coppia qualunque, che diventa specchio di un disagio collettivo dilagante. Il delirio non è più soltanto malattia mentale, bensì manifesto di una crisi identitaria che trascende i singoli individui per investire l'intera società. Trama e Premessa ### Creata da Elena Ferrario, "Delirio" debutta nel luglio del 2025, composta da una stagione di otto episodi. La vicenda ruota intorno alla figura tormentata di Leonardo (interpretato da Alessandro Preziosi), docente universitario impegnato nella ricerca dantesca, la cui vita viene improvvisamente capovolta quando sua moglie Agustina (Ludovica Martino) precipita in un baratro di demenza. Per risalire alle origini del male, Leonardo dovrà addentrarsi nei meandri di un passato oscuro e doloroso, celato dietro fragili memorie e false consapevolezze. Un viaggio catartico che trasformerà entrambi, mettendo in discussione certezze e illusioni. Temi e Significati ### Attraverso questo dramma matrimoniale, la Ferrario dipinge un affresco lucido ed estremamente toccante sulla condizione umana, soffermandosi sugli inganni della mente, la caducità dei rapporti interpersonali, l'importanza della verità e del perdono. In bilico costante tra realtà e finzione, "Delirio" invita ad abbandonare pregiudizi e stereotipi, stimolando uno sguardo empatico e compassionevole sulla diversità, declinandola sia nella forma fisica che psichica. L'obiettivo? Svelarne l'universalità, colmando quel fossato artificioso che divide normodotati e disabili, sanità e patologia. Regia e Stile Visivo ### Il merito va anche alla regia ispirata di Marco Danieli ("Italo"), capace di restituire plasticità alle visioni oniriche di Agustina e concretezza ai dialoghi surreali tra i due coniugi. Le sequenze sfocate e i primissimi piani alternano intensità drammaturgica a momenti intimistici, mentre la fotografia cupa e algida - firmata da Michele D'Attanasio ("The Young Pope") - conferisce alla storia un alone rarefatto, quasi fuori dal tempo. Gli effetti speciali digitali sono dosati con sapiente misura, valorizzando piuttosto la potenza interpretativa dei protagonisti. Interpretazioni e Personaggi ### Preziosi e Martino offrono prove magistrali, calibrando perfettamente istinto e ragione, slanci passionari e silenzi eloquenti. Attorno a loro, un cast corale ben assortito (Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Anna Ferzetti) sostiene e amplifica le tensioni narrative, creando un microcosmo famigliare credibile e commovente. I flashback incastonati nella trama principale arricchiscono ulteriormente la caratterizzazione dei personaggi, ne tratteggiano i lineamenti interiori, ne smascherano ambiguità e contraddizioni. Impatto Emotivo ### È proprio questa capacità di penetrare l'animo umano che commuove e suggestionAda lo spettatore, travolto dall'ondata di sentimenti autentici sprigionata dai monologhi interiori di Agustina e dalle battute fulminanti di Leonardo. Non mancano scene crude e strazianti, sublimate però da un pathos mai fine a sé stesso, sempre funzionale alla progressione narrativa. Ogni lacrima versata ha un peso specifico, ogni sorriso rubato vale oro. Innovazione e Originalità ### Rispetto ad altri prodotti seriali incentrati sulla malattia mentale ("Homeland", "Bojack Horseman"), "Delirio" predilige un approccio meno sensazionalista e più contemplativo, concentrandosi sui dettagli piuttosto che sul quadro generale. Lo script agile e brillante, opera di Francesca Manieri ("Figlia mia"), privilegia i dialoghi serrati e i pensieri sospesi alle didascalie pedagogiche, lasciando ampio margine alla fantasia creativa dello spettatore. Ne deriva una fruizione polisemica, aperta a diverse letture e suggestioni. Giudizio Finale** Meritevole di plauso per la coerenza stilistica e la profondità concettuale, "Delirio" segna un importante punto di svolta nel panorama audiovisivo nazionale, consolidando il trend positivo inaugurato da serie come "Suburra" e "My Brilliant Friend". Pur non eccedendo in formalismi autoriali né indulgendo in morbose tentazioni voyeuristiche, la miniserie di Ferrario riesce a scrollare le coscienze, interrogandoci sul nostro modo di vedere, accettare, includere. E forse, dopo averla vista, nulla sarà più come prima.

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Domande frequenti su Recensione: Delirio

Dove posso vedere Recensione: Delirio?

La serie è disponibile su Netflix e Prime Video.

Quante stagioni ha Recensione: Delirio?

La serie ha 2 stagioni disponibili.