Recensione: Pernille

Recensione Recensione: Pernille - Locandina
La Serie Pernille parla dei dilemmi in cui ci si ritrova quando, con ogni mezzo a disposizione, si cerca di fare la cosa giusta per i propri cari e per se stessi. In quest'ordine. Pørni ha due figlie con un ex stronzo trasferitosi a Copenaghen, ch...

La Serie

Pernille parla dei dilemmi in cui ci si ritrova quando, con ogni mezzo a disposizione, si cerca di fare la cosa giusta per i propri cari e per se stessi. In quest'ordine. Pørni ha due figlie con un ex stronzo trasferitosi a Copenaghen, che si concentra principalmente su se stesso.

Nella fredda ed efficiente cornice della Danimarca moderna, dove il concetto di "hygge" è sinonimo di benessere e felicità, spunta uno spietato dramma familiare che non mancherà di farvi interrogare sulla natura dell'altruismo e del sacrificio nella vita reale. La pluripremiata serie danese "Pernille", acclamata da pubblico e critica, arriva finalmente anche in Italia dopo aver conquistato cuore e mente di migliaia di telespettatori in tutto il mondo. Ma cos'ha di così speciale questa produzione made in Denmark? Proviamo ad andare oltre la sua accattivante patina nordica e ad addentrarci nei meandri della sua trama intrigante, guidati dai dubbi morali, dagli ostacoli relazionali e dall'umanissima lotta interiore della sua protagonista. Trama e Premessa ### Al centro della vicenda troviamo Pørni (pronuncia "Per-nee"), interpretata magistralmente da Lotte Andersen, madre single alle prese con le sfide quotidiane legate alla gestione della casa, del lavoro e dei rapporti personali. Il padre delle sue due bambine, Martin, vive ormai stabilmente a Copenhagen, lasciando a Pørni la responsabilità primaria nell'educazione delle figlie. Tra alti e bassi sentimentali, discussioni accese e riappacificazioni frettolose, Pørni dovrà imparare a destreggiarsi tra l'esigenza di offrire amore e supporto alle proprie bimbe - Sofie e Clara - e quella di prendersi cura di sé stessa, ricercando un equilibrio fragile quanto necessario. Non solo: sarà chiamata a confrontarsi col passato, inclusa la dolorosa rottura consumatasi anni prima con Martin, mentre tenta disperatamente di salvaguardare il futuro delle sue piccole pesti. Una vera e propria maratona emotiva resa ancor più intensa dalla sceneggiatura brillante e mai banale, capace di mescolare momenti ironici e grotteschi a scene commoventi e toccanti. Temi e Significati ### Lungo le cinque stagioni che compongono questo viaggio intimo e introspettivo, "Pernille" metterà in luce numerosi aspetti cruciali della condizione femminile odierna, soffermandosi su questioni quali l'empowerment, la solidarietà femminile, il work-life balance e il difficile ruolo di madri single, sempre più frequente nella nostra società globalizzata e veloce. Al tempo stesso, però, la serie inviterà tutti noi a porci domande fondamentali riguardo ai confini etici entro cui muoverci quando cerchiamo di fare del bene, sia agli altri che a noi stessi. Dove finisce il senso di responsabilità individuale e dove cominciano quelli collettivo e sociale? È possibile realizzare davvero il sogno della perfetta famiglia monoparentale, oppure rimarranno inevitabili compromessi e fallimenti? Questi sono soltanto alcuni degli interrogativi che emergeranno durante la visione di "Pernille". Regia e Stile Visivo ### Il merito va ascritto soprattutto alla regia eccellente, firmata da Simon Staho, noto in Danimarca per le sue innovative scelte artistiche. Le immagini nitide e crude del Nord Europa contrasteranno continuamente con la calda e avvolgente palette colori utilizzata, donando alla serie un fascino magnetico e irresistibile. Un ulteriore punto di forza risiede nello storytelling efficace e lineare, incentrato su lunghi piani sequenza e dialoghi incisivi che consentiranno allo spettatore di entrare in empatia con i personaggi, vivendone gioie e dolori quasi in prima persona. Interpretazioni e Personaggi ### Oltre alla strepitosa Andersen, grande kudos va esteso anche al resto del cast, capace di infondere credibilità e pathos a ogni singolo ruolo. Spiccano la matura e compassionevole Kristina Engelen (Bitten), eterna confidente e amica di Pørni; l'affascinante Lars Brygmann (Martin), padret terrificante eppure tremendamente umano; e la talentuosa Iben Dorner (Ditte), sorella minore di Pørni e alter ego della stessa attrice Andersen, costretta a misurarsi coi medesimi problemi esistenziali e professionali. Insieme, formano un microcosmo familiare imperfetto e autentico, destinato a divenire icona della rappresentazione seriale di una certa classe media europea, indifesa e vulnerabile quanto tenace e determinata. Impatto Emotivo ### Preparatevi a sorridere, piangere, arrabbiarvi e persino urlare davanti allo schermo, poiché "Pernille" saprà smuovere corde profonde attraverso una scrittura sincera e diretta, ispirata a esperienze personali e vite reali. Impossibile non identificarsi con le ansie e le paure della protagonista, né tantomeno provare compassione per le figure secondarie, tratteggiate anch'esse con maestria e tatto. Ciò che renderà ancora più tangibili queste emozioni, tuttavia, sarà la capacità della serie di raccontare storie ordinarie in modo straordinariamente potente, facendo sentire lo spettatore parte integrante della vicenda narrata. Innovazione e Originalità ### Nonostante la mole impressionante di contenuti audiovisivi prodotti annualmente, "Pernille" emerge quale fenomeno anomalo e fuori dagli schemi, grazie alla sua formula vincente basata su dialoghi spontanei e naturali, ambientazioni realistiche e situazioni concrete. Si discosta nettamente da molti drammi seriali americani e britannici, privi talvolta di quel retrogusto amaro che rende "Pernille" un prodotto unico nel suo genere. Essa osa mostrare una versione grezza e insoluta della vita, laddove altri preferiscono indulgere su happy end zuccherosi o conclusioni moralistiche. Giudizio Finale** In definitiva, "Pernille" rappresenterà probabilmente una pietra miliare nel panorama televisivo internazionale, elevando il genere drama family comedy a nuovi standard qualitativi. Attraverso una combinazione armoniosa di comicità dissacrante, critica sociale e pathos genuino, la serie catalizzerà l'attenzione di telespettatori provenienti da diverse culture e background, gettando le basi per un dibattito globale sulle istanze portate avanti e sugli argomenti trattati. Resta da vedere se "Pernille" riuscirà a mantenere alto il livello prestazionale lungo tutte le stagioni previste, ma una cosa è certa: ne varrà assolutamente la pena.

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Domande frequenti su Recensione: Pernille

Dove posso vedere Recensione: Pernille?

La serie è disponibile su Netflix e Prime Video.

Quante stagioni ha Recensione: Pernille?

La serie ha 2 stagioni disponibili.